Il “critico mascherato” che stritola la gastronomia italiana

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Il nepotismo, l’ego sproporzionato degli chef, la corsa alle stelle, la mafia… In un libro, Valerio Massimo Visintin denuncia i crimini dei ristoranti d’oltralpe.





Dal nostro corrispondente in Italia Quentin Ravendy

Il critico gastronomico Valerio Massimo Visintin ha rimosso da tempo la sua foto da internet e ora si mostra in completo nero, giacca di pelle, occhiali, passamontagna e cappello.

lIl titolo dice tutto. E dalla copertina di Dietro le stelle – Il lato oscuro della ristorazione italiana (Behind the Stars: The Dark Side of Italian Gastronomy, ed. Mondadori, non tradotto) dà il tono. Se l’autore, Valerio Massimo Visintin, si occupa da tre decenni di arte della critica gastronomica, anche il giornalista sa come arrivare al punto.

E nel suo ultimo lavoro, The Pen of Corriere della Sera non ha esitato, ha puntato furiosamente sotto i riflettori le non sempre lucide retrocucine della gastronomia transalpina e non ha risparmiato nessuno dei suoi attori.

A cominciare dai colleghi critici, obiettivo principale delle centocinquanta pagine del suo pungente inventario à la Prévert. Tenere tra le mani un libro Visintin “dà sempre…


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Alberto Gabriele

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