Lo specialista dell’arredo urbano alla moda, ma non solo
Dalle tavole per scooter ai set da turismo
Creato poco più di due decenni fa, Tucano Urbano è riuscito ad affermarsi come uno dei principali produttori di attrezzature per l’utenza urbana di due ruote a motore prima di aprire altri orizzonti.
La storia del marchio inizia nel 1999 a Peschiera Borromeo, nella periferia milanese d’Italia, con la creazione di Nicolò Lurani Cernuschi, Claudia Bertolotti e Francesco Colombo, tre scooteristi che girano per Milano tutto l’anno. Nella città lombarda, che ha un clima piuttosto capriccioso in autunno e in inverno, hanno immaginato un grembiule che permettesse loro di affrontare il freddo, il vento e la pioggia, qualunque siano le condizioni: il Termoscud.
Con il Termoscud, l'”Urban Toucan” (Tucano Urbano in francese) ha rapidamente preso piede, prima nelle grandi città italiane, poi via via esportato nelle metropoli europee, dove molti scooteristi equipaggiano il suddetto grembiule. Il marchio ha quindi sviluppato la sua gamma attorno a grembiuli adattati a diversi modelli di veicoli a due ruote.
Rapidamente catalogato come specialista in grembiuli urbani e protezione termica, il marchio milanese ha iniziato ad ampliare la propria offerta per includere altri capi come maniche, scaldamuscoli, abbigliamento antipioggia o intimo termico.
Tucano Urbano entra anche nell’abbigliamento da motociclista presentando guanti e giacche, poi caschi jet prima di entrare anche nell’abbigliamento da ciclista urbano.
L’azienda riesce a differenziarsi dalla concorrenza essendo una delle prime a imitare l’estetica del prêt-à-porter. È anche il primo marchio a offrire un abbigliamento così elegante che non sembra affatto un abbigliamento da motociclista. Il secondo punto si basa sul numero di consigli pratici quotidiani nella progettazione del prodotto.
Il marchio punta molto sullo stile e sulla sobrietà dei suoi vestiti, ma osa anche alcune eccentricità come i suoi coprigambe con motivi fantasiosi che imitano cosce di pollo, zampe di stella o persino un disegno di polpo. Questa fase di ampliamento di gamma sta avvenendo sotto il controllo di Consilium SGR, divenuta azionista di maggioranza nel 2012 e acquisendo anche il distributore francese SRC nel 2014.
All’inizio del 2016, Diego Sgorbati, ex manager Ducati che ha lavorato anche in Aprilia, BMW e Honda, è stato nominato Direttore Generale per supportare la crescita di Tucano Urbano. Oltre al costante ulteriore sviluppo della sua gamma urbana, l’azienda italiana osa entrare nel segmento “avventura”.
Dallo scooter urbano al maxi trail, il cambiamento è radicale. Per non perdere clienti nel suo posizionamento, Tucano Urbano ha deciso di creare un nuovo marchio sotto il nome T.UR (pronunciato “Tour”), che evoca sia il nome che il “ToUR” del touring. Il posizionamento mantiene lo stile in primo piano ma risponde anche ai codici di un abbigliamento tecnico tipicamente biker. Ma anche qui l’azienda punta sullo stile per distinguersi.
L’anno successivo Tucano Urbano festeggia i suoi 20 anni ed è ormai saldamente radicato nei vari mercati europei, in particolare in Francia. Per mantenere questo ritmo di sviluppo, il marchio continua a modernizzarsi collaborando con In&Motion nella primavera del 2021 per lanciare il suo primo giubbotto airbag AirScud. L’anno è segnato da un nuovo cambiamento quando Mandelli srl, società controllata dal Gruppo Mandelli, particolarmente attiva nel settore delle due ruote, acquista le quote di Consilium SGR diventandone il nuovo azionista di maggioranza.
Nel 2022 Tucano Urbano segna una nuova svolta in linea con le tendenze del momento, scommettendo su una produzione più sostenibile. Il marchio sta lanciando una nuova etichetta Good Wheels, che mostra abbigliamento certificato DPI realizzato con tessuti sintetici riciclati.
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