Berlino (Agenzia di stampa tedesca) – La Csu chiede ancora al governo nel 2022 informazioni precise su chi ha accesso alle riserve degli impianti di stoccaggio del gas. Il governo federale annuncia alti livelli di stoccaggio del gas “con casse gonfie” ma ignora il fatto che molte di quelle riserve appartengono a clienti all’estero, ha detto al “Welt” (edizione di lunedì) il segretario generale della CSU Martin Huber.
Nessuno sa quanto sia alta questa percentuale. “Ecco perché noi politici, cittadini e imprese non abbiamo alcuna sicurezza di pianificazione. Chiedo quindi al governo federale di chiarire e rendere trasparenti quest’anno quali riserve di gas la Germania ha effettivamente e quanto dureranno”. Huber ha fortemente criticato il presidente della Federal Network Agency ed ex politico del Partito dei Verdi Klaus Müller: che i serbatoi di stoccaggio sono pieni e va tutto bene, a volte il contrario e che è urgente risparmiare denaro e “smettere di fare la doccia”, afferma Huber.
“All’inizio ha detto che non ci sarebbe stata alcuna carenza di energia. Tutti ora sanno che sta accadendo il contrario. Ovviamente non ci si deve fidare delle dichiarazioni del presidente della Federal Network Agency. Sconvolge le persone. »
Il segretario generale della CSU ritiene probabili interruzioni di corrente dovute a carenze energetiche. “Le misurazioni degli ultimi giorni hanno dimostrato che la stabilità della rete è al limite in luoghi e momenti. In questo contesto, dobbiamo prepararci ai blackout regionali che derivano da carenze energetiche. Questo pericolo avrebbe potuto essere ridotto al minimo con una politica precauzionale e di approvvigionamento più efficace”, ha affermato Huber.
“Altri paesi hanno reagito meglio e hanno ottenuto più gas. L’Italia per esempio. Ora dobbiamo vedere la stabilità delle nostre reti. Ecco perché chiediamo un altro stress test. È urgente. »
Huber ha rinnovato la richiesta per il proseguimento del funzionamento delle centrali nucleari tedesche oltre la metà di aprile: “La CSU non vuole una rinascita nucleare, ma nella situazione attuale dipendiamo dall’energia della centrale nucleare Isar II. Almeno fino al 2024 Deve rimanere online per così tanto tempo.
Ha anche annunciato che la Baviera esaminerà la promozione del gas e del fracking in Baviera: “Abbiamo una posizione chiara su questo: dobbiamo utilizzare tutte le fonti energetiche esistenti, anche in Baviera. Attualmente stiamo esaminando tutti i giacimenti esistenti in Baviera e dai un’occhiata a dove vale la pena svilupparli.
Foto: Stoccaggio di gas, tramite l’agenzia di stampa dts