“Nessuno deve sentirsi escluso dal lavoro!” Impegnarsi nella promozione del lavoro femminile, nell’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, con contratti regolari e non nella miseria, per preservare tempo e libertà per la famiglia e il volontariato e per mantenere cura delle relazioni. Si prega di rifiutare qualsiasi forma di sfruttamento! “: Questo è ciò che Papa Francesco ha chiesto di fare ai rappresentanti del movimento operaio cristiano il 9 dicembre 2022.
Papa Francesco li ha ricevuti in udienza movimento operaio cristiano, questo venerdì 9 dicembre 2022, nell’Aula Paolo VI. del Vaticano in occasione del cinquantesimo anniversario della fondazione di questo movimento, che “muove i primi passi con la benedizione di Papa San Paolo VI”. impegnati, “all’indomani del Concilio Vaticano II”, ha ricordato, ringraziandoli per il loro servizio alla società italiana e incoraggiandoli a “raccontare la fecondità di questo tempo ecclesiale e sociale”.
Il pontificato ha invitato i responsabili del Movimento a riconoscere “l’opera dello Spirito Santo” nelle vicende “umili e quotidiane” della loro storia e ha suggerito di celebrare questo Giubileo in due modi: attraverso “un’opera di purificazione”, perché questa è “necessario” in “ogni esperienza umana” e attraverso la “nuova semina”.
Leggere i segni dei tempi con lo Spirito
Si tratta di “accogliere le novità dello Spirito Santo senza porre loro alcun ostacolo”, ha spiegato il Papa. Questo anniversario non è solo un tempo per “raccogliere i frutti” ma anche per “risminare”: “È il momento difficile che stiamo vivendo che ce lo impone”, ha rimarcato. “Il clima sociale più cupo e pessimista” dopo la pandemia e la guerra “vi chiama ad essere portatori di speranza”: “Che i giovani, ha auspicato Francesco, con le loro capacità, si sentano non solo ospiti ma attori di primo piano immaginare una società diversa”.
“Il Concilio ci ha chiamato a riconoscere i segni dei tempi – e soprattutto ci ha dato l’esempio”, ha ricordato il Papa, invitando i suoi ascoltatori a interrogarsi di fronte ai “cambiamenti sociali”: come restare fedeli? il personale di servizio oggi? Come vivi il tuo impegno per la conversione ecologica e la pacificazione? Come animare la società italiana in campo economico, politico o professionale, contribuendo al discernimento basato sui criteri dell’ecologia integrale e della fraternità? “.
rappresentanza dei lavoratori
Francesco ha chiesto loro di essere particolarmente coinvolti nella questione del lavoro portando nella comunità cristiana “le preoccupazioni” dei lavoratori. “E’ importante – ha detto – che gli operatori delle parrocchie, dei circoli, dei gruppi e dei movimenti si sentano ‘a casa’, che ‘i loro problemi siano presi sul serio e le loro richieste di solidarietà siano ascoltate'”.
“Il lavoro sta attraversando una fase di trasformazione che deve essere sostenuta. Disuguaglianze sociali, forme di schiavitù e sfruttamento, povertà familiare per mancanza di lavoro o lavoro mal pagato sono realtà che devono essere ascoltate nel nostro ambiente ecclesiale”. condannò Francesco. “Vi sfido ad essere aperti e aperti verso i lavoratori, specialmente quando sono poveri e indifesi, ad essere la voce dei senza voce, a non preoccuparvi troppo del numero dei vostri membri, ma ad essere il lievito del sociale tessuto del Paese, lievito di giustizia e di solidarietà”.
Il bene comune, per tutti e per tutti
Riferendosi all’enciclica Fratelli tutti, il Papa ha incoraggiato il Movimento operaio cristiano a promuovere sempre meglio i principi della dottrina sociale della Chiesa: “Senza sussidiarietà non c’è vera solidarietà”, ha insistito, invitando ad esprimersi i corpi intermediari: “famiglie, cooperative, imprese e associazioni sono la struttura vivente della società. Dare loro voce e spazio significa sprigionare energie affinché il bene comune sia frutto dell’impegno e della solidarietà di tutti».