Si ritiene che la fonte dell’antrace possa essere stata contaminata con eroina o altre droghe, poiché non sono stati stabiliti altri collegamenti tra i casi oltre al fatto che tutte le persone infette erano consumatori di droghe iniettabili.
Si consiglia ai tossicodipendenti da eroina di prestare attenzione e di rivolgersi immediatamente a un medico al primo segno di infezione.
I principali sintomi della malattia sono: mancanza di respiro, febbre, perdita di coscienza, sanguinamento, disturbi digestivi, infiammazione dei linfonodi, brividi, vescicole cutanee, piaghe e macchie rosse pruriginose.
Il consumo di eroina non diminuisce più in Europa
L’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (ENNSC) informa che l’evoluzione degli indicatori legati al consumo di oppioidi (aumento della necessità di cure, numero di morti, casi di confisca) nel nostro continente rimane molto preoccupante. Una diminuzione del numero dei problemi legati all’eroina è stata osservata soprattutto nell’ultimo decennio (dal 1990 al 2000).
Oggi, i dati dell’ENNSC mostrano che emergono costantemente nuovi consumatori di eroina. Nell’Unione europea e in Norvegia ci sono tra 1,2 e 1,5 milioni di consumatori problematici di oppioidi, la maggior parte dei quali dipendenti da eroina. Anche la crescente necessità di cure per l’eroina, il numero di decessi e di sequestri di eroina attirano l’attenzione.
In Lituania il consumo di eroina raggiunge lo 0,3%. (2008).
L’uso di droghe è pericoloso
Le sostanze stupefacenti e psicotrope, a causa dei loro effetti dannosi su chi ne abusa, causano gravi problemi di salute che si manifestano sotto forma di dipendenza mentale e fisica. L’uso di droghe è pericoloso e le sue conseguenze possono essere diverse: dipendono sia dalle caratteristiche individuali del corpo umano e dell’ambiente che lo circonda, sia dal tipo, dalla quantità e da altre caratteristiche della sostanza psicoattiva utilizzata. Casi recenti di consumo di eroina in Scozia hanno dimostrato che l’antrace può verificarsi anche tra i tossicodipendenti.