Oltre a mappare le rovine, l’agile robot Pompeii cerca i “tunnel dei ladri” sotterranei.
Di recente, il famoso “cane robot” di Boston Dymanics si è aggirato tra i resti della vivace città di provincia romana di Pompei. Fare il turista non è un’opzione per l’amico robotico a quattro zampe: il parco usa Spot per mappare lo stato delle rovine.
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Manutenzione differita
Nel 79 d.C., un disastro colpì le città romane di Pompei ed Ercolano. Il vulcano Vesuvio, sulla costa occidentale dell’Italia, ha eruttato. Di conseguenza, migliaia di persone morirono e la loro città natale, un tempo vivace, fu sepolta dalla lava e dalla cenere.
Le rovine romane sono nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 1997. Ma nel 2013 l’organizzazione delle Nazioni Unite ha rimproverato il governo italiano: l’area era in condizioni così pessime – a causa della cattiva gestione, dei deficit di bilancio e delle persistenti interferenze e furti della mafia italiana – che il La città romana è stata minacciata di delisting. pulire.
Negli ultimi anni l’Italia, con l’aiuto (finanziario) dell’UE, si è attivata per superare il problema piazzare ristabilire. Un gioco è un progetto [email protected]con cui Pompei dovrebbe diventare un “parco archeologico intelligente” dotato di tecnologia all’avanguardia.
tunnel dei ladri
A differenza dei robot precedenti, l’ultimo Spot è abbastanza agile da navigare nelle strade strette e irregolari di Pompei. Il robot dovrebbe aiutare il parco a mappare meglio le condizioni – o, più specificamente, i difetti strutturali – delle rovine.
Oltre a rilevare le rovine, Spot Pompeii cammina attraverso i tunnel sotterranei creati dal cosiddetto tombaroli. Questi ladri di tombe usano questi tunnel per scivolare tra le rovine. Lì rubano oggetti di valore e poi li rivendono a caro prezzo.
Fonti: Il guardiano, arte pulita
Immagine: Parco Archeologico di Pompei