Marcus Thuram e Benjamin Pavard incoronano l’Inter Campione d’Italia

“Abbiamo fatto la cosa giusta dal 13. Abbiamo dominato il campionato con molte trappole”.. Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter, in conferenza stampa prima del derby Della Madonnino contro il Milan, si è detto fiducioso sull’esito della partita. Nonostante la promessa del titolo grazie a 14 punti di vantaggio prima della 33esima giornata, i nerazzurri hanno vinto il 20esimo scudetto della loro storia in Serie A battendo lunedì sera a San Siro il Milan (1-2). Il tecnico azzurro ha tirato fuori l’artiglieria pesante per questa partita decisiva con il suo consueto 3-5-2 composto da tutti i soliti titolari. Marcus Thuram si è ben abbinato a Lautaro Martinez in attacco mentre il nazionale francese Benjamin Pavard ha formato un trio con Alessandro Bastoni e Francesco Acerbi. Dall’altra parte, Stefano Pioli ha rimescolato un po’ la formazione titolare, lasciando in panchina Olivier Giroud. Lunedì sera erano ancora titolari i francesi Yasin Adly e Mike Maignan, così come Rafael Leao e Christian Pulisic. Il primo tempo del 237esimo derby eterno di Della Madonnino è ricco di colpi di scena. Tutto è successo velocemente con tante piccole occasioni da entrambe le parti.

In un avvio spedito, sono stati i nerazzurri ad aprire le marcature grazie ad un potente colpo di testa di Francesco Acerbi (18esimo, 0-1). Su un corner battuto perfettamente da Federico Dimarco, Benjamin Pavard ribatte sul primo palo per Acerbi, rimasto solo in area. Il suo tiro con il casco è stato imprendibile per Mike Maignan. L’Inter sfiora il raddoppio grazie a Lautaro Martinez su passaggio di Dimarco, ma l’attaccante argentino non riesce a posizionare bene il piede (26°). In un magnifico 1:2 giocato con Nicolas Barrell, anche Marcus Thuram ha l’occasione per aumentare il vantaggio nerazzurro ma la sua gamba destra è fuori bersaglio (38′). La prima grande occasione rossonera è arrivata da Yunus Musah, ma il portiere Jan Sommer ha sventato il pericolo (40esimo) dopo una bella combinazione tra Rafael Leao e Kristijan Pulisic. Di parata in parata, Mike Maignan è stato bravo a parare il gol di Henrik Mkhitaryan nella partita successiva dopo un piccolo errore difensivo di Tomori (41esimo). Nella ripresa l’Inter continua a fare il suo gioco e passa subito in vantaggio grazie al gol da due passi di Marcus Thuram (49esimo, 0-2). A dieci minuti dalla fine, Fikayo Tomori riduce il punteggio per il Milan spingendo la palla in fondo alla rete dopo che Jan Sommer parava un colpo di testa di Matteo Gabi (80esimo, 1-2). Anche questo derby si è concluso con due cartellini rossi, per Theo Hernandez e Denzel Dumfries (90’+4), per aver segnato nel recupero. Idem per Davide Calabria (90′+7) per lo schiaffo.

Una forte individualità e una squadra ben oliata

Con la sesta vittoria consecutiva contro i milanesi (1-2), l’Inter conquista il 20esimo scudetto. Simon Inzaghi e i suoi uomini non hanno vissuto molte insidie ​​in questa stagione, dopo una corsa quasi perfetta. Con 79 reti segnate (miglior attacco), solo 18 subite (miglior difesa) e soprattutto una sola sconfitta (contro il Sassuolo 1-2, il 27 settembre) in 33 partite, la squadra lombarda ha schiacciato tutto sul suo cammino, senza lasciare briciole. dietro. .ai loro concorrenti. Uno spogliatoio stretto e una squadra completa sono gli ingredienti di questa ricetta vincente di Simone Inzaghi. “Vittorie e trofei significano tanto, ma sono contento delle sinergie che abbiamo creato con la società e i tifosi”Inzaghi si è espresso in questo senso. Uomini forti hanno portato avanti questa squadra, guidata dall’attaccante e dal suo capitano, Lautaro Martinez. Nonostante le sorprendenti omissioni in Coppa e Champions League, la Beneamata del Milan è stata rovente in campionato, dominando tutti i giganti italiani senza alcun dibattito possibile.

L’argentino è di gran lunga il capocannoniere del campionato italiano con 23 gol, aiutato anche dagli assist del suo assistente Marcus Turamo, che in questa stagione ha realizzato 7 assist. Il duo ha lavorato alla perfezione per portare l’Inter ai vertici del calcio italiano, accompagnato da un centrocampista esperto (Mkhitaryan, Kahlanoglu, Barella), una difesa d’acciaio (Bastoni, Acerbi, Pavard) e un guardiano impenetrabile (Sommer). Un premio per tre anni di lavoro portato avanti da Simon Inzaghi e dalla sua dirigenza, che avevano in mente un solo obiettivo: conquistare lo scudetto, l’ultimo risalente al 2021. “Stavano andando tutti nella stessa direzione.”ha detto l’allenatore italiano. Questo titolo ora porta molta speranza ai cari dei fan. “Il ciclo deve continuare”Lo ha detto Inzaghi ai media. Una cosa è certa, che sia lui o meno alla guida della prossima stagione, l’Inter ha costruito una squadra pronta a guidare l’Italia.

Alberto Gabriele

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