Terzo giorno di attacchi informatici da parte del gruppo filorusso Noname contro istituzioni e siti aziendali italiani. Sono ormai nel mirino del gruppo le sedi di alcune banche come Mas, Mediobanca e Popolare di Sondrio. Al momento solo il loro sito web sembra avere problemi ed è inaccessibile. Oltre alle banche, è stato rivendicato un attacco anche al sito dell'Agenzia delle Entrate, sebbene sia regolarmente consultato.
Nei giorni scorsi il gruppo, che sostiene apertamente Putin e che dall'inizio della guerra in Ucraina ha iniziato ad attaccare diversi paesi europei con attacchi informatici, ha rivendicato attacchi al sito web del governo italiano e contro i trasporti pubblici a Torino, Genova e Napoli, il Demanio e altre banche come Credem e Bper. Gli attacchi rivendicati ieri su Telegram come azione a sostegno delle proteste degli agricoltori sono stati “violati dalle cattive politiche delle autorità italiane, che usano le loro risorse finanziarie per sostenere il regime di Zelenskyj”.
Noname: Due anni di attacchi e rivendicazioni, invece di rischi, è propaganda
Noname attacca indiscriminatamente le nazioni europee. Oggi è particolarmente attivo e ha rivendicato gli attentati contro Polonia, Spagna e Francia. Qualunque cosa del tipo Ddos, che non è altro che una richiesta di accesso massiccio a un sito web allo scopo di sovraccaricarne i server e renderlo inaccessibile. Attacchi dimostrativi, spesso finalizzati a pura propaganda, come testimoniano i messaggi diffusi durante ogni attacco. Strizzare l'occhio alla protesta dei trattori è solo un tentativo di intervenire nel dibattito pubblico e destabilizzare i Paesi.
NoName 057(16) è uno dei gruppi russi più attivi nella guerra informatica parallela al conflitto cinetico in Ucraina. Il gruppo si è formato nel marzo 2022, poco dopo l’ingresso dei carri armati russi nell’area di Kiev. È diventato subito protagonista di una serie di attacchi contro agenzie governative e infrastrutture critiche in Ucraina e nei paesi sostenitori.
In particolare Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia, Slovacchia, Norvegia e Finlandia. Ma il gruppo sostiene che ogni giorno vengono attaccati tutti i paesi sospettati di sostenere Kiev in un modo o nell’altro. Negli ultimi giorni ha lanciato diversi attacchi anche contro il Giappone e la Spagna, anch'essi accusati di non sostenere la causa russa.