Grandi cambiamenti per Dondup. Con l'aumento di capitale, lo scorso anno, del fondo L Catterton (legato al gruppo francese LVMH) al 91%, il moderno marchio italiano per uomo, donna e bambino disegna la sua nuova strategia, assumendo la gestione diretta della distribuzione e annunciando prestigiose collaborazioni creative .
Dal prossimo inverno 2018/19, Adriano Goldschmied, star del jeans over 70enne che ha contribuito al lancio di Dondup nei primi tempi, assumerà la gestione dell'intero universo denim uomo e donna, come duo della label Au Jour le Jour, Mirko Fontana e Diego Marquez curano l'abbigliamento donna della pre-collezione 2018.
La moda maschile, le cui vendite aumentano del 15% di stagione in stagione, è stata affidata lo scorso gennaio al giovane stilista Ivan Tafuro. L'azienda ha quindi optato per collaborazioni esterne e preferisce affidarsi a “competenze interne molto solide con un consistente studio creativo”.
Questi cambiamenti arrivano dopo che la stilista e fondatrice di Dondup, Manuela Mariotti, ha lasciato la casa lo scorso marzo. Ha fondato il marchio nel 1999 a Fossombrone nelle Marche (Italia centrale) insieme al marito Massimo Berloni, che deteneva una quota di minoranza dell'azienda. Coinvolto (con meno del 5%) anche Matteo Marzotto, erede della celebre dinastia tessile italiana e attuale presidente di Dondup.
“Vogliamo ampliare la percezione della casa, che attualmente è conosciuta soprattutto per i suoi jeans, offrendo sempre un total look di vera qualità con una grande tradizione anche di pezzi senza maniche”. capacità produttiva”, spiega quest'ultimo durante l'incontro con la stampa lunedì a Milano durante la settimana della moda.
Si scrive una nuova pagina per il marchio, posizionato nella fascia medio-alta “Advanced Contemporary”, come sottolinea il Direttore Generale Marco Casoni: “In questi mesi abbiamo continuato a sviluppare la macchina snellendo i processi e costruendo un team manageriale con una dozzina di nuovi assunti. La prossima fase di sviluppo sarà quella delle vendite. Per il 2017 possiamo già registrare un fatturato di 58 milioni di euro, contro i 55 milioni del 2016, con un margine operativo lordo del 27%.
Contestualmente l'azienda annuncia il trasferimento della storica sede milanese in via San Gregorio al civico 29 e l'apertura di due showroom a Milano da 1.000 mq in Corso Venezia 54 e a Roma.
“Ci siamo allontanati dal sistema degli agenti e abbiamo gestito le vendite internamente con un approccio completamente diverso. Attualmente Dondup è venduto a oltre 800 clienti multimarca, il 75% dei quali in Italia. Abbiamo iniziato la vendita diretta con l'apertura di un flagship a Milano, in Via della Spiga, a settembre. L’obiettivo è espandere la rete monomarca all’estero. Inizieremo con due filiali in Giappone, a Tokyo e Osaka”, annuncia l'amministratore delegato.
Boom di vendite anche sul canale Brand Village. Dondup è presente con due punti vendita in Italia (uno presso la sede di Fossombrone, l'altro a Serravalle) e si prepara ad aprire la prima filiale all'estero a Roermond, in Olanda. «In Europa ci mancano i mercati cool come Francia, Inghilterra e Spagna, dove abbiamo avviato colloqui con i grandi magazzini più importanti», si entusiasma Marco Casoni.
La prima sede estera è la Germania, seguita dai Paesi scandinavi. Dondup è presente anche in Cina e nelle principali città asiatiche. Con progetti speciali che verranno presentati a settembre, l'azienda vuole ora puntare forte sulla comunicazione digitale.
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