Ha aggiunto che non era sicuro se avrebbe giocato per la squadra nazionale in questa competizione l'anno prossimo.

– Non lo so, è sempre il mio più grande piacere e il mio più grande onore giocare per il mio Paese. L'anno prossimo è lontano, hai la testa calda. Grazie allo staff tecnico e alla squadra che ci hanno incoraggiato e creato un'atmosfera straordinaria, ognuno ha cercato di dare il meglio di sé. Mancava una palla, quella palla era mia e me ne devo prendere la responsabilità. Sono una tragedia, cosa dovrei fare – ha detto Djokovic, poi ha aggiunto:

– Una delusione enorme, mi assumo le mie responsabilità, ho avuto tre match point, ma questo è lo sport… Quando perdi per la tua Nazionale, l'amaro in bocca è ancora più grande.

Si è congratulato con l'Italia per aver raggiunto la finale e ha sottolineato le ottime partite di Yannik Siner nel singolo e nel doppio.

– Complimenti all'Italia per il passaggio, se lo sono meritato. Hanno giocato molto bene, soprattutto Janik, sia nel singolo che nel doppio, dove ha mancato appena qualche pallone durante tutta la partita. Giù i cappelli. A questo livello, contro uno dei migliori giocatori al mondo, tutto va molto velocemente. Ho avuto uno scambio 0-40, ho mancato una palla neutra da centrocampo. Poi ha servito bene. Potrei aver avuto un passaggio sul 30-40, ma stava arrivando a rete. È stato difficile leggere il suo servizio. Anche nel doppio nel secondo set sullo 0-40, bravo – ha spiegato Djokovic.

Il miglior tennista serbo è rimasto estremamente deluso dal fatto che la Serbia non sia arrivata in finale.

– Devi raggiungere l'avversario e andare avanti. Una pillola difficile da mandare giù. Tutto l'anno mi sono motivato per questa settimana, ero lì con i miei pensieri, ho provato a dare il mio contributo, l'ho fatto nella prima partita, ma oggi non doveva essere così – ha detto Djokovic.