Il capriccioso allenatore dell’Italia Gianmarco Pocecco ha dato ancora una volta spettacolo in conferenza stampa.
L’Italia non si è ripresa da questa sconfitta, motivo per cui ha subito una sconfitta anche contro la Lettonia nei playoff dal quinto all’ottavo posto (87:82). Sembra quindi che nella mente degli “Azzurri” ci sia ancora la frustrazione perché hanno dovuto affrontare nonostante tutto gli americani perché erano i migliori del loro girone. Di questo ha parlato anche Poceko in conferenza stampa, quando ha parlato per la prima volta in italiano. Allora ho tradotto perché tutti potessero capirlo meglio e in più occasioni ha alzato la voce per spiegare in modo più impressionante a tutta la gente del suo paese quanto successo sia arrivato finora.
“Negli ultimi 20 anni in Italia non potevamo credere di poter giocare un torneo del genere. Sapete, seguo solo il basket e non faccio altro nella mia vita, e potremmo” Non posso nemmeno paragonarmi a questo livello di basket. E questi grandi negli ultimi tre o quattro anni hanno dimostrato, ma non solo, di potercela fare, di giocare a questi livelli. E lo abbiamo dimostrato soprattutto in questo torneo. Cinque anni fa nessuno avrebbe detto che saremmo stati tra i primi otto. Penserebbero che stiamo scherzando…”, ha elencato Poceko e apparentemente si è “stabilito” con alcuni in Italia.
“Potresti pensarla diversamente, ma è la verità. Ero fuori dalla Confederazione e so cosa l’Italia non poteva fare. Ragazzi, non ci siamo nemmeno qualificati agli ultimi tre Mundobasket e quest’estate in Italia tutti tifavano per noi contro gli USA: “Li abbiamo convinti che possiamo battere l’America, tutto qui”.
Dopo aver parlato ancora in italiano e risposto ad un giornalista, Pozzeco ha voluto trasmettere a tutti in inglese quello che aveva da dire prima di lasciare la sala: “Ascoltami… Se non avessimo giocato contro l’America saremmo sicuramente arrivati alle semifinali del Mondiale. Potresti pensare che sono pazzo, ma non sei il primo né l’ultimo a pensarlo Quello.”ha concluso il capriccioso ct della Nazionale italiana.