“Sono abituato al fatto che per me sia finita.”

Questa volta, la cantante Goda Aliyeva (37) ha condiviso risposte sconosciute.

– La tua giornata non inizia senza…

– Caffè.

– Cosa ti spaventa di più?

– Malattie.

– Da dove prendi la tua ispirazione?

– Donne forti e libri.

-Chi è più arrabbiato?

– I limiti delle persone.

– Il miglior complimento che tu abbia mai sentito?

– Che sono una donna profonda.

– 3 cose senza le quali non potresti vivere?

– Famiglia, salute e attività.

– 3 parole che ti descrivono meglio?

– Sono imprevedibile, ma allo stesso tempo molto concreto.

– La vacanza più bella è stata…

– Ce ne sono molti! Ognuno è molto diverso. L’ultimo ricordo memorabile è un compleanno sul Lago di Como in Italia.

– Dov’è la felicità?

– Dentro ognuno di noi.

– La cosa più folle che hai fatto per amore?

– Oh, non l’ho fatto. Sono abituato al fatto che per me sia finita. (Ride.) Lasciamo che gli uomini lo facciano per amore e lasciamo che le donne scelgano. Lo faccio e lo farò per i bambini, ma non è una follia sacrificare tutta la mia vita per loro incondizionatamente.

– Il ricordo d’infanzia più bello?

– I fine settimana a casa, quando papà prepara i pancake e li mangiamo in famiglia a letto mentre guardiamo documentari sulla natura.

– Qual’è stato il tuo primo lavoro?

– Ai tempi della scuola, io e i miei compagni di classe abbiamo partecipato alla fiera del Mardi Gras a Rumšiškės, lì abbiamo venduto qualcosa. Ho vinto 10 litas che ho speso al solarium.

– Qual è il tuo colore preferito?

– Tutti i colori sono belli. Mi piace quando ce ne sono tanti.

– Il posto migliore in Lituania?

– Casa.

– Cosa ti salva dalla routine?

– Bambini. Non c’è routine con loro, non sai mai cosa ti aspetta. Ogni giorno – una notizia.

– Il miglior consiglio che hai sentito?

– Non avere fretta e non lasciarti guidare dall’emozione del momento. È così che commettiamo molti errori.

– Quando è stata l’ultima volta che hai pianto?

– Le emozioni sono state recentemente catturate durante la partita di pallavolo di mia figlia. Ho visto quanto era felice di giocare e quanto era già grande. Era imbarazzante, non volevo che lo vedesse. Piango anche quando guardo le notizie sulla guerra, soprattutto quando coinvolge i bambini.

– Cosa non ti piace (ti piace) di più di te stesso?

– Non mi piace la mia passività, la mia apatia, la mia pigrizia nel fare qualsiasi cosa. Mi piace la leggerezza, cerco di non caricarmi anche quando sorgono problemi, li risolvo.

Alberto Gabriele

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