I marchi Richemont continuano a spostare le loro operazioni online sulla tecnologia Farfetch, della quale sono soddisfatti, hanno detto venerdì i dirigenti del gruppo svizzero.
Hanno rifiutato, tuttavia, di commentare lo stato di avanzamento di un accordo per trasferire parte del business YNAP di moda e accessori di Richemont, interamente online, alla società quotata negli Stati Uniti.
Richemont venerdì ha annunciato un’ulteriore svalutazione di 527 milioni di euro su YNAP negli ultimi sei mesi, che classifica come posseduta per la vendita, e ha affermato che i ricavi di YNAP sono diminuiti del 10% a tassi di cambio costanti nel periodo.
L’acquisizione della tecnologia Farfetch per gestire le attività online dei marchi Richemont fa parte di un accordo più ampio in cui Richemont vende una partecipazione del 47,5% in YNAP in cambio di oltre 50 milioni di azioni Farfetch, annunciato nell’agosto 2022.
“Tutto ciò che ci aspettavamo dai nostri amici di Farfetch in termini di tecnologia, lo hanno consegnato”, ha detto il presidente di Richemont Johann Rupert agli analisti in una teleconferenza sugli utili.
“Siamo soddisfatti, crediamo che questo migliorerà il nostro modello di business”, ha aggiunto, citando la necessità di ampliare la conoscenza e i dati dei clienti.
Alla domanda se l’azienda potesse ripristinare le operazioni sulle piattaforme Farfetch in caso di problema, il dirigente ha risposto, senza specificare, che il gruppo aveva preso precauzioni.
I problemi finanziari di Farfetch hanno sollevato interrogativi sull’accordo, che è stato recentemente approvato dalle autorità europee, l’ultima approvazione richiesta.
Farfetch, che ha convinto molti marchi di lusso a vendere online con un modello di business innovativo, fatica a raggiungere il pareggio a causa degli elevati costi tecnologici e di marketing, ulteriormente complicati dal peggioramento delle prospettive di vendita dell’azienda.
Le azioni Farfetch sono scese di oltre il 60% negli ultimi sei mesi. Gli analisti di Bernstein ritengono che le difficoltà dell’azienda potrebbero avere “un effetto domino su un settore già in difficoltà”, con oltre 500 negozi italiani dipendenti dalla piattaforma.