“Il sostegno dell’Italia è sempre stato convincente dal punto di vista politico, ma non è mai stato illimitato in termini di possibilità di contributo del Paese”. Dal punto di vista tecnico è legato alla limitazione della quantità, dal punto di vista delle decisioni politiche non è cambiato nulla”, ha spiegato il ministro.

G. Crosetto ha sottolineato che gli aiuti all’Ucraina saranno forniti in misura tale che gli arsenali italiani non verranno svuotati.

Il capo della Difesa italiano ritiene inoltre che il fronte ucraino si trovi in ​​un’impasse strategica e che si stia andando verso una soluzione politica del conflitto.

“Vediamo che la situazione in Ucraina sta peggiorando. È molto difficile per Kiev riconquistare il terreno perduto e Mosca non riuscirà mai a conquistare la nazione che ha attaccato. È ovvio che è impossibile risolvere il conflitto sul campo di battaglia. Ciò Per questo continuiamo ad aiutare chi ha ragione (per gli ucraini – UNIAN), ma analizziamo quotidianamente le tattiche più utili per l’instaurazione del dialogo, il perseguimento della pace e l’inizio della ricostruzione del territorio conquistato e diviso, ha dichiarato il sig. Crosetto.

Come ha scritto in precedenza l’UNIAN, l’Italia ha consegnato diversi pacchetti di aiuti militari all’Ucraina. Sul fronte ucraino vengono utilizzati, tra l’altro, gli obici italo-americani M109L. Secondo alcune fonti “una sessantina di macchine sono già state trasferite o saranno trasferite a Kiev”.

Inoltre, Italia e Francia hanno trasferito all’Ucraina uno dei migliori sistemi di difesa aerea al mondo, il SAMP-T. È usato per proteggere la capitale dell’Ucraina.