“Théo avrebbe 40 anni, indossa il pigiama senza calzini e accende la 64esima sigaretta” – Notizie – Eurolega – Sport

C’è grande interesse per il duello di Bologna, che si giocherà questo venerdì alle 20.30 tra Virtus e Stella Rossa, valida per il 4° turno di Eurolega.


Fonte: B92

Foto: StarSport/Srđan Stevanović

Naturalmente da una parte c’è Ognjen Dobrić, fino a poco tempo fa biancorosso, e dall’altra Miloš Teodosić, che ha trascorso quattro stagioni con la maglia della Virtus e che gli ha regalato il trofeo dell’Eurocup.

Anche in Italia è riuscito a guadagnarsi un enorme rispetto per il suo lavoro nel basket e, ovviamente, è al centro dell’attenzione grazie al suo ritorno.

Il sito italiano “LaGiornataTipo” ha annunciato in pompa magna il suo arrivo nella città universitaria.

“A chi non lo conosce e non segue lo sport, potrebbe sembrare un uomo sulla quarantina, single, divorziato, che vive da solo in un appartamento dove ci sono ancora i piatti della settimana scorsa, sempre in pigiama. Lui porta fuori la spazzatura il lunedì sera anche in pigiama, senza calzini, anche il 17 dicembre, cogliendo l’occasione per accendersi la 64esima sigaretta della giornata e pensando alla superficialità dei giovani di oggi, preferendo l’automobile – ascolta Frank Califano”
specifica il testo.

“Ma chi conosce il basket sa che quest’uomo, nemico numero uno dei sorrisi e dell’allegria, è un maestro che usa le sue mani come bacchette magiche per elevare il basket al rango di arte. In Italia quest’uomo non ha avuto solo il grande Il merito di aver riportato la Virtus ai vertici del basket dopo gli anni grigi. Per quattro anni, quest’uomo ha anche attirato l’attenzione di tutto il Paese, da nord a sud, attirando nei teatri moltissime persone semplicemente perché “oggi gioca Teodosić!”

“Oggi è un giorno speciale: torna in Italia da avversario della Virtus. Stasera indosserà la seconda maglia, quella della Stella Rossa. La settima maglia della sua carriera. Ma la maglia, nel suo caso, è solo questione di colore. Perché persone come lui trascendono i confini del fandom, unendo persone che, tra ammirazione e meraviglia, non possono che riconoscere universalmente chi “scatta foto” mentre gioca a basket. Bentornato, Milos”, conclude il testo.

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Alberto Gabriele

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