DIRETTORE
La Norvegia è al top, cioè in cima all’oceano, quando si tratta di negazione del clima.
Direttore: Questo è un editoriale del Dagbladet ed esprime il punto di vista del giornale. Il redattore politico del Dagbladet è responsabile della scrittura.
È abbastanza strano. Le immagini mostrano persone in fuga. Con le loro valigie e i loro bambini, le persone si guardano con ansia dietro e vedono fumo nero, e forse fuoco giallo, che lambisce il cielo. È come un recente dipinto di Rembrandt. Ci sono persone – compresi norvegesi – in fuga dalle isole greche. È il nostro momento, è adesso. Ma le immagini sono come se provenissero da un’altra epoca, dalla fine dei tempi, se vogliamo.
Le immagini non mentono. Eppure i numeri mostrano qualcosa di molto diverso da quello che mostrano le immagini. I dati mostrano che un norvegese su quattro non accetta che i cambiamenti climatici che stiamo vedendo e sperimentando siano causati dall’uomo. Tra i paesi con cui ci piace paragonarci, la Norvegia è una classe a parte. Siamo i peggiori della classe. Un numero sorprendente di norvegesi nega il clima.
Un progetto finanziato dall’UE Un sondaggio condotto lo scorso anno sulla fiducia dei cittadini europei nella scienza del clima mostra che i norvegesi sono una classe a parte. Solo il 61% ritiene che il cambiamento climatico sia causato principalmente dall’uomo, mentre il 24% ritiene che non sia così. I paesi in cui la fiducia nella scienza del clima è compresa tra il 70 e l’80% includono Germania, Gran Bretagna e Polonia. E i paesi in cui la fiducia nella scienza del clima è superiore all’80% sono, ad esempio, l’Italia e l’Irlanda. E poi, ripeto, il dato della Norvegia è del 61%.
Questa settimana – mentre il Sud dell’Europa brucia – è uscito anche un rapporto in cui si conclude che la Corrente del Golfo sta per cambiare direzione. Ciò potrebbe accadere tra due anni, o tra 60-70 anni, ma molto probabilmente tra 25-30 anni, affermano i ricercatori autori del rapporto. E all’improvviso nel regno farà parecchi gradi più fresco. Freddo artico in casa e fuoco infernale nelle località balneari del sud Europa. Tra qualche anno la scelta potrebbe essere tra la peste e il colera.
Tuttavia, un grande una minoranza di norvegesi sceglie di dotarsi di paraocchi verso il futuro. E sebbene i paraocchi siano distribuiti in modo disomogeneo nella politica norvegese, sono abbondantemente presenti in entrambe le alternative di governo esistenti. Il Partito del Progresso è, come previsto, il peggiore. Il 57% di coloro che affermano di votare per il Partito del Progresso credono che il cambiamento climatico sia in atto, ma credono che noi esseri umani non siamo i principali colpevoli. Deludente anche il dato di coloro che dichiarano di votare per il Partito di Centro: il 37%.
I norvegesi non l’hanno mai fatto Siamo stati più istruiti, e probabilmente siamo più istruiti dei paesi europei dove la fiducia nella conoscenza del kilmak è significativamente più alta che qui. Eppure siamo sul treno. Fagiolo nel secchio. E’ quello che diciamo. Il Dagbladet ha bandito la chiesa norvegese benpensante.