L’Italia si è impegnata a finanziare la propria quota del programma di aerei da caccia italo-inglese-giapponese per 15 anni mentre gli aerei entreranno in servizio, ha detto mercoledì il responsabile del progetto presso il Ministero della Difesa italiano.
Si prevede che il progetto dell’aereo da caccia di prossima generazione, chiamato GCAP, costerà decine di miliardi di dollari, ma i tre partner non hanno ancora finalizzato la distribuzione del budget o del lavoro.
I principali appaltatori – BAE Systems della Gran Bretagna, Mitsubishi Heavy Industries del Giappone e Leonardo dell’Italia – hanno dichiarato martedì di aver concordato i prossimi passi nella fase di progettazione dell’aereo.
Le tre aziende, insieme ai rispettivi ministeri della Difesa, si sono incontrate al DSEI London Arms Show per discutere del progetto, che mira a produrre l’aereo da caccia entro il 2035.
Luca De Martinis, direttore del quarto dipartimento del Ministero della Difesa italiano, ha affermato che il ministero e i politici si sono impegnati a sostenere il programma, con una linea di finanziamento nel bilancio della difesa per “15 anni”.
Reuters ha detto a marzo, citando due fonti, che la Gran Bretagna e il Giappone erano pronti a dominare il progetto, con Roma che dovrebbe pagare solo un quinto dei costi totali di sviluppo.
Il Ministero della Difesa italiano ha affermato all’epoca che le valutazioni delle fonti erano “speculative”, mentre il Ministero della Difesa britannico ha affermato di “non riconoscere questi commenti”.
Richard Berthon, direttore del Future Combat Air presso il Ministero della Difesa, ha affermato mercoledì che, a differenza dei precedenti progetti congiunti, il budget GCAP non sarà diviso come una torta tra i paesi nella fase iniziale.
Ci sarà invece una certa flessibilità man mano che le capacità industriali dei partner si svilupperanno nel corso del programma, ha affermato.
Berthon ha affermato che diversi altri paesi hanno espresso interesse per il progetto, ma l’obiettivo principale dei tre partner è quello di consegnare l’aereo in tempo.
Alla domanda sull’interesse dell’Arabia Saudita, che ha una relazione di lunga data in materia di difesa aerea con la Gran Bretagna, ha detto che ci sono state discussioni per esplorare le possibilità future ma non è stata presa alcuna decisione sulla questione.