La conoscenza delle nuove tecnologie è relativamente limitata tra gli olandesi, conclude Deloitte da uno studio. “Il 52% dei consumatori olandesi non ha mai sentito parlare del Metaverso. Anche se i consumatori più giovani sono più aperti agli appuntamenti in un mondo digitale, i consumatori olandesi non sembrano ancora pronti a utilizzare questa tecnologia su vasta scala.
Deloitte conduce un’indagine annuale sulle tendenze del consumo digitale. Questa volta, i ricercatori hanno esaminato specificamente l’impatto dei recenti eventi macroeconomici sul comportamento di consumo digitale. “Abbiamo esaminato in particolare la popolarità delle tecnologie emergenti, le tendenze digitali e l’importanza della sostenibilità nell’acquisto di prodotti mobili.”
Il Metaverso – il “contromondo” virtuale – è molto meno conosciuto nel nostro Paese che nel Regno Unito e in Italia: rispettivamente il 33 e il 16% non ne ha mai sentito parlare. La realtà virtuale non è ancora in forte espansione: il 37% dei giovani intervistati tra i 18 e i 24 anni afferma che non li interessa. Tra gli interessati, il 34% ritiene che sia troppo costoso acquistare personalmente un visore VR. In tutte le fasce d’età, una minoranza molto piccola indica che vorrebbe incontrare amici o colleghi in un ambiente virtuale.
NFT ancora sconosciuti
E sebbene le generazioni più giovani abbiano maggiori probabilità di adottare nuove tecnologie, la consapevolezza delle nuove tecnologie è nel complesso relativamente limitata, conclude Deloitte. Tre quarti degli intervistati “sanno qualcosa” sulle criptovalute, ma il 13% ha effettivamente acquistato una criptovaluta ad un certo punto. Il 37% dei consumatori non ha mai sentito parlare di NFT (ovvero token non fungibili). Le preoccupazioni sulle frodi legate alle criptovalute e la mancanza di regolamentazione impediscono a molte persone di acquistarle.
La sostenibilità non è ancora la cosa più importante
Circa il 20% dei consumatori considera la durabilità un importante fattore decisionale al momento dell’acquisto di un nuovo smartphone, ma la durata della batteria (38%) e la facilità d’uso (32%) sono considerate più importanti. Tuttavia, le persone sotto i 24 anni scelgono il loro nuovo smartphone in base alla durabilità più spesso (29%) rispetto alle altre generazioni.
Quasi la metà dei consumatori desidera che le aziende condividano l’impronta di carbonio dei propri prodotti mobili, mentre solo un quarto dei consumatori si fida di un’azienda per i dati relativi all’impronta di carbonio. Un gruppo altrettanto numeroso è disposto a pagare un extra per un dispositivo mobile con un’impronta di CO2 inferiore. Una persona su tre vorrebbe poter riutilizzare il proprio smartphone, ma solo il 10% vorrebbe avere un telefono di seconda mano.