È quanto riporta “Welt” (edizioni del mercoledì) con riferimento agli ambienti interni di autorità. Di conseguenza, i processi di selezione dei richiedenti asilo in arrivo sono stati interrotti nel quadro del “meccanismo volontario di solidarietà” e questa misura è stata comunicata a Roma in una lettera.
Nel contesto della “forte pressione migratoria verso la Germania” e della “sospensione in corso dei trasferimenti Dublino”, “l’Italia è stata informata a fine agosto” che i processi di selezione dei migranti da ricollocare sarebbero stati “rinviati fino a nuovo avviso”, precisano Lo ha riferito al giornale il ministero federale degli Interni. I migranti già confermati in passato dalla parte tedesca “continueranno ad essere accolti”. Secondo le informazioni del “Welt”, questa sospensione si spiega con il persistente rifiuto dell’Italia di autorizzare i cosiddetti trasferimenti Dublino dalla Germania. Secondo l’attuale legge sull’asilo dell’UE, i richiedenti asilo che viaggiano in un altro Stato membro senza autorizzazione dovrebbero generalmente essere rimandati nel paese di primo ingresso.
Funziona comunque raramente, ma l’Italia lo ha completamente bloccato per nove mesi. In una lettera datata 5 dicembre 2022 da Roma agli altri membri dell’Ue si legge: “Per motivi tecnici comparsi all’improvviso e legati alla mancanza di capacità di accoglienza”, “da domani i trasferimenti verso l’Italia saranno temporaneamente cancellati”. Questo “ritardo” continua ancora oggi. Il “meccanismo volontario di solidarietà”, ora sospeso, è un progetto di distribuzione temporanea lanciato dal ministro federale degli Interni Nancy Faeser (SPD).
Lo ha fatto adottare a livello europeo insieme al suo collega francese nel giugno dello scorso anno. Si prevede che 10.000 richiedenti asilo verranno trasportati dai principali paesi di arrivo, tra cui l’Italia particolarmente colpita, al maggior numero possibile di paesi disposti ad accoglierli, di cui 3.500 in Germania. L’obiettivo di Faeser è che questo progetto pilota si evolva in una distribuzione permanente all’interno dell’UE. Poiché solo pochi stati volevano partecipare in modo significativo al progetto pilota, l’obiettivo è stato abbassato a 8.000.
Secondo le informazioni fornite dalla Commissione Europea al “Bruxelles Signal”, entro agosto 2023 solo circa 2.500 persone in totale saranno state distribuite secondo questo meccanismo, principalmente in Germania e Francia. Come ha riferito al Welt il Ministero federale degli Interni, finora sono state ammesse 1.700 persone attraverso questo meccanismo. La ridistribuzione legale da parte di altri Stati dell’UE – ad esempio attraverso il “meccanismo volontario di solidarietà”, la “rilocalizzazione” dei rifugiati salvati dalla difficoltà in mare o il programma di ammissione già attuato per alleggerire il peso sulle isole greche – non costituisce un dato numerico significativo fattore di immigrazione in Germania. La maggior parte di coloro che cercano protezione arrivano da paesi vicini sicuri.
Quest’anno sono state presentate più di 200.000 domande di asilo iniziali.