Più migranti che da anni: Meloni sotto pressione

Stato: 29/03/2023 09:23

Oggi in Italia arrivano più migranti di quanto non accadessero da anni. Principalmente dalla Tunisia. Il governo Meloni cerca soluzioni e si rivolge all’Ue.

Era questa una delle sue principali promesse prima delle elezioni: Giorgia Meloni aveva annunciato che con lei alla guida del governo, sulle coste italiane sarebbero sbarcati meno migranti via mare. In futuro le persone entreranno nel Paese solo “legalmente”: una promessa di frontiere chiuse.

Meloni è presidente del Consiglio da circa cinque mesi e negli ultimi giorni sono arrivate in Italia sui barconi che attraversano il Mediterraneo più persone rispetto agli anni precedenti. Il quotidiano di sinistra liberale “La Repubblica” parla questa settimana di un “boom negli arrivi di migranti”. Secondo i dati ufficiali del Viminale, dall’inizio di gennaio hanno attraversato il confine con l’Italia un numero quattro volte superiore rispetto all’anno precedente: 27.000 persone dall’inizio dell’anno.

“Il 50 per cento proviene attualmente dalla Tunisia”

Questo aumento non ha nulla a che vedere con il lavoro delle organizzazioni non governative nel Mediterraneo, criticate dal governo italiano. Chiarda Cardoletti, responsabile dell’agenzia Onu per i rifugiati in Italia, spiega invece soprattutto i problemi di un Paese di origine e di transito: “Quello che sta accadendo adesso in Tunisia ha sicuramente un’enorme influenza”. Attualmente il 50% degli arrivi proviene da lì. Oltre ai precedenti arrivi dalla Libia e dalla Turchia, “ora abbiamo anche persone provenienti dall’Africa sub-sahariana in partenza dalla Tunisia”.

Il presidente Kais Saied ha scatenato un’ondata di attacchi razzisti con un discorso di qualche settimana fa. Con 6.696 arrivi solo nello scorso fine settimana, questa cifra è quasi la metà di quella dello scorso anno, quando arrivarono 14.044 persone.

La Tunisia non è più un luogo sicuro

Il capo dell’UNHCR in Italia, Cardoletti, ha detto delle migliaia di persone provenienti dall’Africa sub-sahariana che attualmente traducono dalla Tunisia: “Ci dicono che il Paese non è più un luogo sicuro per loro. Vengono licenziati e non beneficiano di alcun alloggio. di più e vengono addirittura arrestati.

E’ una situazione preoccupante, ha detto Cardoletti. Se il problema non verrà risolto “potrebbe portare a un numero ancora maggiore di arrivi in ​​Italia”.

Salvini chiede aiuto all’Ue

Un’evoluzione alla quale il governo di Roma non ha ancora una propria risposta, anche se su questa questione ha voluto segnare punti politicamente. Il vicepremier Matteo Salvini, che come Meloni in campagna elettorale aveva annunciato una politica nazionale dura, ora chiede aiuto all’Europa: “Ora sono Bruxelles, Berlino e Parigi che devono aiutarci”. Perché Lampedusa, dove sbarca di nuovo un numero particolarmente elevato di migranti, e altre città costiere non si trovano solo sul confine italiano ma anche su quello europeo.

“Il governo italiano è rimasto isolato in Europa”

L’opposizione a Roma vuole anche un maggiore sostegno da parte dell’Europa e negoziati più intensi con la Tunisia, ma sostiene anche che il governo Meloni ora ritiene che i suoi principali rappresentanti siano stati spesso apertamente scettici nei confronti della Tunisia e dell’UE in passato.

Angelo Bonelli, portavoce dei Verdi e della Sinistra in Parlamento, ha detto dell’ultimo vertice europeo, durante il quale non ci sono stati progressi sulla politica migratoria: “Il governo italiano è rimasto isolato in Europa”. Avreste dovuto realizzare una riforma dell’accordo di Dublino e un sistema di salvataggio europeo. “Non è successo niente di tutto ciò”, dice Bonelli, ed è “molto grave”.

il governo resta fermo navi di salvataggio fermamente

Nella sua politica migratoria nazionale, il governo Meloni a volte sembra impotente. Un primo decreto governativo emanato in autunno, secondo il quale solo le persone vulnerabili avrebbero dovuto sbarcare dalle navi di salvataggio, è stato annullato quasi con la stessa rapidità con cui era stato redatto.

L’Italia ora trattiene nei porti navi di salvataggio non governative, come la Louise Michel dell’artista Banksy, perché hanno effettuato diverse operazioni di salvataggio una dopo l’altra. Eppure, come sottolinea l’UNHCR in Italia, al momento tutte le navi di soccorso nel Mediterraneo sono necessarie.

Per il governo Meloni l’importante è che il numero dei migranti in entrata sia parecchie volte superiore a quello dei tre governi precedenti.

Alberto Gabriele

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