L’organo di governo della Federazione neozelandese di rugby (NZR) ne ha pubblicato uno rapporto indipendente il che dipinge un quadro desolante della situazione. Il gruppo di esperti incaricato dalla NZR e dalla Rugby Players Association (NZRPA) che ha redatto il rapporto qualifica l’associazione “gli obiettivi non possono essere raggiunti”La descrisse come un’organizzazione obsoleta, paralizzata dalla sua stessa struttura e inadatta alla modernità.
“La New Zealand Professional Era Federation è un’impresa ampia e complessa. La struttura in cui opera non è pensata per un’azienda di queste dimensioni e complessità”.ha spiegato il capo reporter David Pilkington.
Secondo la maggior parte delle 191 persone intervistate per il rapporto si applica la normativa attuale “Lasciate che emerga un consiglio collettivamente sottoqualificato per stabilire la direzione di cui lo sport ha bisogno”. Il rapporto mette anche in dubbio la sostenibilità finanziaria del sistema di rugby d’élite del paese e mette in discussione l’elevato numero di giocatori professionisti.
La Federazione si prenderà il suo tempo
Nelle loro raccomandazioni, gli intervistati suggeriscono di istituire un processo indipendente “Garantire la nomina di un consiglio competente ed efficiente alla guida dell’associazione”. Il rapporto raccomanda inoltre di creare un file “Consiglio delle parti interessate”per garantire che le voci della base siano ascoltate dall’associazione.
Patsy Reddy, il suo presidente eletto nel dicembre 2022, ha affermato che il Consiglio si prenderà il tempo per analizzare in anticipo questo rapporto “Considera tutte le raccomandazioni”.
La Nuova Zelanda darà il via alla Coppa del Mondo l’8 settembre nella partita di apertura allo Stade de France contro i Blues (21:00). I neozelandesi sono inseriti nel girone A insieme a Francia, Italia, Namibia e Uruguay.