La direzione di Cancelleria Condatil più grande datore di lavoro privato della Dordogna, mantiene la sua volontà di tagliare 187 posti di lavoro in mezzo alle discussioni sul Piano di Protezione del Lavoro (PSE). ci vorrà del tempo fino all’11 ottobre, abbiamo appreso martedì dal sindacato,
A luglio, l’azienda ha presentato ai sindacati e allo Stato il suo PSE, che mira a fermare una catena di produzione e a tagliare quasi la metà dei circa 400 posti di lavoro nello stabilimento di Lardin-Saint-Lazare (Dordogna), di proprietà di Gruppo spagnolo Lecta.
Condat, variabile di aggiustamento per il gruppo lecta?
“Il piano sociale andrà avanti”denunciato all’AFP Jean Francois SarlatI rappresentanti della CFE-CGC, dopo una riunione del comitato economico e sociale dell’azienda, martedì mattina.
“Lo speravamo (i capi) Tornerei su quello, ma penso che sia fatta. Il direttore ci ha detto che il gruppo era in pericolo e che la loro strategia per ridurre la perdita di denaro era sviluppare un piano sociale presso Condat. La variabile di aggiustamento siamo noi”, si rammarica. Lunedi, Blocco del sito I dipendenti si erano organizzati per protestare contro questo piano.
Lo afferma la società in un comunicato “Riconosce le legittime preoccupazioni dei dipendenti e della comunità locale riguardo a questo progetto e intende portare avanti il dialogo”. Lei assicura che si adatterà “un dispositivo complementare” per i dipendenti.
A Condat potrebbe essere chiusa una linea di produzione
Lecta, azienda nata dalla fusione di Torraspapel (Spagna), Garda Cartiere (Italia) e Condat, prevede di chiudere la linea di produzione 4, che produce carta patinata fronte/retro “Mantenere la competitività”.
Il produttore vuole concentrare le attività dello stabilimento sulla Linea 8, dedicata alla produzione di carte speciali, glassine e carta patinata su un solo lato.
Questa linea 8 è stata oggetto di un 2020 Investimento da 82 milioni di eurodi cui 63 della Lecta e 19 in prestito dalla regione Nouvelle-Aquitaine.
Lecta ha anche investito in una caldaia a biomassa (CSR), che dovrebbe essere operativa nel 2024, per ridurre i costi energetici, sottolinea AFP. L’operazione è costata 56 milioni di euro, di cui 14 milioni di euro forniti dall’Agenzia per la Transizione Ecologica (Ademe).