Il figlio di un politico accusato di stupro in Italia

IOIn Italia, il figlio di un importante politico si trova nuovamente ad affrontare una denuncia per violenza sessuale. Leonardo La Russa, il figlio più giovane del presidente del Senato Ignazio La Russa, è stato accusato da una donna di 22 anni di averla violentata nell’appartamento milanese della famiglia La Russa nella notte tra il 18 e il 19 maggio. Un amico di La Russa avrebbe aggredito la donna, che affermava di aver fatto uso di cocaina quella notte. Leonardo La Russa, anche lui 22enne, nega le accuse e fa dire al suo avvocato che il sesso è stato consensuale.

Mattia Rub

Corrispondente politico per Italia, Vaticano, Albania e Malta con sede a Roma.

Il caso La Russa presenta sorprendenti parallelismi con il caso di Ciro Grillo, che nel luglio 2019 uccise uno studente milanese molto ubriaco dopo aver visitato la discoteca “Billionaire” gestita dall’ex direttore sportivo Flavio Briatore a Porto Cervo, nella casa di vacanza della famiglia Grillo sul Costa sarda. Costa Smeralda presumibilmente violata. Ciro Grillo, 22 anni, che nega le accuse, è il figlio più giovane di Beppe Grillo, comico televisivo e padre fondatore del movimento populista di sinistra Cinque Stelle. Il processo contro Ciro Grillo si è aperto nel novembre 2020, la sentenza non è stata ancora emessa.

Secondo i media italiani, Leonardo La Russa e la giovane, che si conoscevano dai tempi del liceo, si sarebbero incontrati a tarda notte nella discoteca milanese “Apophis Club”. Nell’annuncio la donna affermava di non ricordare nulla dopo aver bevuto un drink in discoteca. Fu solo la mattina dopo, quando si svegliò nuda nel letto di Leonardo La Russa, che la “pausa cinema” finì.

Il politico respinge le accuse contro suo figlio

Ignazio, padre di Leonardo La Russa, è insieme al premier Giorgia Meloni uno dei fondatori del partito conservatore di destra “Fratelli d’Italia” ed è presidente del Senato, la più piccola camera parlamentare, dall’ottobre 2022. Prima dichiarazione, il politico 75enne, deputato a Roma per trent’anni e ministro della Difesa nel governo di Silvio Berlusconi dal 2008 al 2011, ha respinto le accuse mosse contro suo figlio. La denuncia contro suo figlio è discutibile poiché è stata presentata solo 40 giorni dopo il presunto abuso. Inoltre, la presunta vittima ha ammesso di aver fatto uso di sostanze stupefacenti. Lui e la moglie Laura De Cicco avevano visto la giovane nell’appartamento quella mattina e lei aveva fatto un’impressione “assolutamente tranquilla”. Dopo una lunga conversazione con suo figlio, era sicuro di non aver commesso alcun crimine. Il racconto di una giovane donna che aveva fatto uso di cocaina prima di incontrare il figlio “ha sollevato molti dubbi oggettivi”, ha detto La Russa. Era convinto che suo figlio “non avesse mai fatto uso di cocaina in vita sua”. Ha incolpato suo figlio per aver portato a casa una giovane donna con la quale non aveva una relazione impegnata. “Non credo di potergli rimproverare nient’altro”, ha detto il presidente del Senato riferendosi all’incidente.

L’avvocato della presunta vittima afferma che la sua cliente sembrava aver ricevuto gocce da KO, ma non c’era altro modo per spiegare che non aveva memoria di quanto accaduto dopo aver consumato la bevanda in discoteca. Secondo i media, l’esame effettuato il giorno dell’incidente presso la clinica Mangiagalli di Milano ha evidenziato contusioni sul collo e una ferita sulla coscia oltre a tracce di cocaina nel sangue.

La leader dell’opposizione socialdemocratica Elly Schlein ha definito “disgustoso” il modo in cui il presidente del Senato Ignazio La Russa ha cercato di minare la credibilità di una donna che aveva denunciato presunte violenze sessuali. In qualità di presidente del Senato, che ricopre la seconda carica più alta dello Stato dopo quella di presidente, La Russa non dovrebbe “vittimizzare nuovamente” una donna che ha denunciato un presunto atto di violenza sessuale, ha detto Schlein. La Russa si è poi scusata dicendo che le sue parole sono state “fraintese”. Non voleva accusare nessuno di mentire, «tanto meno la giovane donna». È però convinto che suo figlio sia innocente e spera che l’accaduto venga chiarito al più presto. Il legale della presunta vittima ha dichiarato di voler chiamare Ignazio La Russa come testimone nell’eventuale procedimento. Dopo la denuncia “tardiva” contro il figlio, anche Beppe Grillo ha messo in dubbio la credibilità della presunta vittima, proprio come fa adesso Ignazio La Russa.

Alberto Gabriele

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