“È in gioco il futuro della città”, il centro prove Citroën di La Ferté-Vidame sarà presto chiuso

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Il Gruppo Stellantis prevede di chiudere il sito per il 2024. © Le Perche

“È la fine di una storia”, rattrista Catherine Stroh, sindaco di La Ferté-Vidame (Eure-et-Loir). Il gruppo StellantisLo ha annunciato il titolare del centro tecnico e di prova Citroën in vendita Luoghi durante una sessione di Comitato economico e sociale (CSE) lo scorso giugno.

Da questa notizia la città si è preoccupata per il futuro di questo centro, che ha permesso a forte stabilità economica per diversi decenni.

Un trasferimento in Italia?

Acquistato dal marchio Citroën nel 1938, il centro prove è la società che gestisce i comuni di La Ferté-Vidame e Les Ressuintes. La prevista chiusura è prevista in ritardo l’anno 2024, è un duro colpo per il sindaco di Fertoise. “Siamo nella nebbia. Non abbiamo notizie e ad essere onesti fa paura. »

Per salvare l’economia e il lavoro locale, Catherine Stroh ha già contattato diversi eletti e in particolare “parlamentari, deputati e senatori allarmati, perché il nostro villaggio soffrirà molto per questa perdita”.

Secondo Stellantis, questa potenziale chiusura è dovuta a “un impegno a ridurre l’impronta immobiliare del gruppo”. »

Questo mette a repentaglio i tanti progetti che abbiamo realizzato negli ultimi anni. Spero vivamente che venga trovato un acquirente, perché è in gioco il futuro della comunità.

Catherine Stroh, sindaco di La Ferté-Vidame

La fabbrica potrebbe essere trasferita in Italia, dove è in costruzione un centro prove di maggiore capacità. Non c’era alcuna possibilità di un potenziale calo delle vendite e dell’attività causato.

riclassificazioni

L’imminente chiusura di questa fabbrica comporterà anche la perdita di posti di lavoro per molti lavoratori. Quando il libro paga dell’azienda è gestito da Tecnologie SEGULA è diminuito negli ultimi anni, ma molti posti vacanti sono ancora occupati dai lavoratori.

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Secondo Stellantis, una riclassificazione di 18 persone sarebbe già disponibile in altri stabilimenti del gruppo. Senza avere controparti reali dietroil personale è libero di andarsene o meno.

“Questo mette a repentaglio i tanti progetti che abbiamo realizzato negli ultimi anni. Mi auguro vivamente che si possa trovare un acquirente perché in gioco c’è il futuro della città», conclude il sindaco.

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Alberto Gabriele

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